In questa guida spieghiamo definizione e significato di Antonimia.
L’antonimia, prevede che i sememi possano trovarsi in relazione oppositiva tra loro: alto / basso, maschio / femmina sono detti contrari o antonimi (dal greco anti – ‘contro’ e ónoma ‘nome’). Se i contrari (alto / basso)non possono essere entrambi veri, ma possono essere entrambi falsi, i contradditori (alto / non alto) non possono essere entrambi veri e non possono essere entrambi falsi.
Un’altra distinzione si fa tra antonimi bipolari (maschio/ femmina) e antonimi graduabili (alto /basso, caldo / freddo), che esprimono una gradazione e che talvolta contengono un termine medio lessicalizzato: caldo / tiepido / freddo; si tratta di aggettivi che ammettono la presenza di determinanti avverbiali come molto, assai, poco, più, troppo, eccessivamente, abbastanza ecc.
Antonimi conversi sono detti quelli che, scambiandosi i rispettivi argomenti, indicano lo stesso significato: figlio /padre, comprare / vendere. Talvolta per rappresentare una coppia si assume soltanto il termine positivo di essa: quanto è alto? non quanto è basso?, quanto è grande? non quanto è piccolo?
Dagli antonimi formalmente irrelati, detti anche antonimi lessicali (buono / cattivo, bello /brutto) si distinguono gli antonimi grammaticali, i quali hanno la stessa base lessicale e si differenziano tra loro in base a un prefisso: influente / ininfluente, omogeneo / disomogeneo, vedente / non vedente, educare / diseducare.