I nomi che conservano al plurale la stessa forma del singolare sono chiamati invariabili.
Per distinguere il numero, ci si affida all’articolo, all’aggettivo, al verbo, e in generale al contesto.
Appartengono alla categoria dei nomi invariabili:
-alcuni nomi maschili in -a:
il vaglia i vaglia
il cinema i cinema
il boa i boa
il sosia i sosia
il boia i boia
il lama i lama
il gorilla i gorilla
il delta i delta
-alcuni nomi femminili in -o:
la dinamo le dinamo
l’auto le auto
la radio le radio
la foto le foto
la moto le moto
la biro le biro
-i nomi in -ie, tutti di genere femminile:
la serie le serie
la barbarie le barbarie
la specie le specie
la progenie le progenie
la brade le brade
Ma moglie, superficie ed effigie al plurale escono in -i.
-i nomi in -i:
il brindisi i brindisi
la metropoli le metropoli
l’analisi le analisi
l’oasi le oasi
l’ipotesi le ipotesi
il bisturi i bisturi
-i nomi monosillabici:
il re i re
la gru le gru
-i nomi terminanti in vocale tonica:
la virtù le virtù
la novità le novità
il caffè i caffè
la possibilità le possibilità
la città le città
l’entità le entità
-i nomi terminanti in consonante, generalmente di origine straniera:
il film i film
il tram i tram
lo sport gli sport
il goal i goal
il bar i bar
il quiz i quiz
il gas i gas
il bit i bit
Tuttavia i nomi stranieri che non sono di uso comune e non fanno ancora parte dell’italiano di tutti, tendono a formare il plurale secondo le regole delle rispettive lingue di origine
il timer i timers
il maquillage i maquillages