In questa guida spieghiamo come si forma il plurale dei nomi composti.
In italiano trova largo impiego il procedimento della composizione, che consiste nell’unire due o più parole diverse per dar vita a una nuova parola. I nomi ottenuti in questo modo si chiamano nomi composti.
Il comportamento dei nomi composti per quanto riguarda il passaggio dal singolare al plurale cambia secondo il tipo di parole da cui sono costituiti. Ecco i casi più comuni.
Sostantivo + sostantivo
I nomi formati da due sostantivi mutano nel plurale soltanto la desinenza del secondo termine:
l’arcobaleno gli arcobaleni
la ferrovia le ferrovie
la banconota le banconote
la madreperla le madreperle
il cavolfiore i cavolfiori
l’autostrada le autostrade
I nomi composti con la parola capo non si comportano sempre allo stesso modo.
-In alcuni di essi si mette al plurale il secondo elemento: il capogiro – i capogiri; il capolavoro – i capolavori, il capoluogo -i capoluoghi, il capoverso -i capoversi.
-In numerosi altri si mette in genere al plurale il primo elemento (soprattutto quando capo significa ‘persona che sta a capo di qualcosa’): il capobanda-i capibanda, il capoclasse-i capiclasse, il capofamiglia-i capifamiglia, il capolista-i capilista, il capopopolo-i capipopolo, il caposcuola-i capiscuola il caposquadra-i capisquadra, il capostazione-i capistazione, il capotavola-i capitavola, il capoufficio-i capiufficio.
Quando il composto è femminile, rimane invariato al plurale: la capoclasse-le capo-classe, la capolista-le capoliste, la caposquadra-le caposquadra, la capotavola-le capotavola.
Sostantivo + aggettivo
I nomi formati da un sostantivo seguito da un aggettivo trasformano in plurale entrambe le parole componenti:
il caposaldo i capisaldi
il pellerossa i pellirosse
la cartastraccia le cartestracce
la piazzaforte le piazzeforti
la cassa forte le casseforti
Ma palcoscenico fa palcoscenici; inoltre pellerossa può anche restare invariato: i pellerossa.
Aggettivo + sostantivo
I nomi formati da un aggettivo seguito da un sostantivo prendono il plurale solo nel secondo elemento:
l’altoparlante gli altoparlanti
il francobollo i francobolli
il bassorilievo i bassorilievi
il mezzogiorno i mezzogiorni
Anche in questo caso non mancano le eccezioni: la mezzaluna-le mezzelune, la mezzanotte-le mezzenotti. la mezzatinta-le mezzetinte, il purosangue-i purosangue (invariabile).
Verbo + sostantivo
I nomi formati da un verbo e un sostantivo si comportano in maniera diversa a seconda che il sostantivo sia singolare o plurale.
Se il sostantivo è plurale, il nome composto resta invariato:
l’accendisigari gli accendisigari
il lustrascarpe i lustrascarpe
il cavatappi i cavatappi
il portaombrelli i portaombrelli
il guastafeste i guastafeste
lo stuzzicadenti gli stuzzicadenti
Se il sostantivo è singolare, il nome composto può assumere la desinenza del plurale o rimanere invariato. Assume la desinenza del plurale quando il sostantivo componente è di genere maschile:
il battibecco i battibecchi
il parafango i parafanghi
il parafulmine i parafulmini
il passaporto i passaporti
Rimane invece invariato quando il sostantivo componente è di genere femminile:
l’aspirapolvere gli aspirapolvere
il portacenere i portacenere
il cacciavite i cacciavite
il salvagente i salvagente
Verbo + verbo e verbo + avverbio
I nomi costituiti da due forme verbali o da una forma verbale e un avverbio sono invariabili al plurale:
l’andirivieni gli andirivieni
il saliscendi i saliscendi
il dormiveglia i dormiveglia
il posapiano i posapiano
il parapiglia i parapiglia
il viavai i viavai
Preposizione o avverbio + sostantivo
I nomi formati da una preposizione o un avverbio e un sostantivo non sono in realtà nomi composti ma prefissati. Essi non seguono una regola costante; alcuni rimangono invariati, altri mutano la desinenza del secondo elemento:
il doposcuola i doposcuola
il senzatetto i senzatetto
il retroterra i retroterra
il sottoscala i sottoscala
il dopopranzo i dopopranzi
il sottopassaggio i sottopassaggi
la soprattassa le soprattasse
la sottoveste le sottovesti
Vi sono anche nomi formati da più di due elementi; tra questi ricordiamo i nomi composti con due sostantivi uniti da una preposizione, come ficodindia, fiordaliso, messinscena, che fanno rispettivamente fichidindia, fiordalisi, messinscene.
Un caso particolare è rappresentato dal nome pomodoro, che ha ben tre plurali: pomodori, pomidori (popolare) e pomidoro, che è una variante regionale.