In questa guida spieghiamo definizione e significato di sintagma.
Invece di
il tenore canta
scriviamo
il celebre tenore canta una romanza.
Che cosa abbiamo fatto? Abbiamo sostituito il tenore con il celebre tenore, canta con canta una romanza. Questi nuovi gruppi di parole presentano una caratteristica essenziale: sono formati da elementi in così stretto rapporto fra loro da costituire un tutto unico, un’unità. Il celebre tenore e canta una romanza sono due unità che, sostituendo rispettivamente il tenore e canta, non alterano la struttura della frase; la stessa cosa accade se scriviamo il celebre tenore dell’Opera e canta una romanza molto bella: anche in questo caso abbiamo due insiemi unitali che sostituiscono il tenore e canta senza che la struttura della frase ne risulti alterata. Questi insiemi unitari sono dei sintagmi.
Si chiama sintagma (dal greco syntagma ‘composizione’) un gruppo di elementi linguistici che formano un’unità in una frase.
La nozione di sintagma è molto utile nell’analisi logica perché permette di porre sullo stesso piano elementi singoli ed insiemi di elementi che hanno la medesima funzione dal punto di vista della sintassi: è evidente che il celebre tenore dell’Opera ha la stessa funzione di tenore, così come canta una romanza molto bella ha la stessa funzione di canta.
I due fondamentali tipi di sintagmi sono il sintagma nominale e il sintagma verbale; il primo è costituito da un nome accompagnato da uno o più determinanti (articolo, aggettivo, complemento); il secondo è costituito da un verbo seguito da altri elementi.
Le frasi che abbiamo prima visto sono formate da un sintagma nominale e da un sintagma verbale:
sintagma nominale – sintagma verbale
il celebre tenore – canta una romanza
il celebre tenore dell’Opera – canta una romanza molto bella
Oltre al sintagma nominale e a quello verbale, vi sono altri tipi di sintagmi, come il sintagma preposizionale, che è costituito da una preposizione seguita da un nome (o da un sintagma nominale), e il sintagma aggettivale, che è costituito da un aggettivo accompagnato da altri elementi. Nella frase
il celebre tenore dell’Opera canta una romanza molto bella
troviamo sia un sintagma preposizionale (dell’Opera) che un sintagma aggettivale (molto bella).
Ciascun sintagma è composto secondo un ordinamento gerarchico: l’elemento che dà il nome al sintagma (il nome nel sintagma nominale, il verbo nel sintagma verbale ecc.) ne costituisce la parte fondamentale (detta testa del sintagma), gli elementi che determinano la testa sono chiamati complementi o determinanti. Per esempio, partendo dal sostantivo studente, possiamo compiere successive espansioni allo scopo di determinare a quale studente in particolare intendiamo riferirci: lo studente, il giovane studente, il giovane studente di fisica, il giovane studente di fisica che ti ho presentato…
Appare chiaro inoltre che un sintagma può comprenderne altri. Il sintagma nominale il celebre tenore dell’Opera è formato da un sintagma nominale (il celebre tenore) e da un sintagma preposizionale (dell’Opera). Il sintagma verbale canta una romanza molto bella è formato da un verbo (canta) e da un sintagma nominale (una romanza molto bella); a sua volta il sintagma nominale una romanza molto bella è formato da un sintagma nominale (una romanza) e un sintagma aggettivale (molto bella). Abbiamo così individuato tutti i sintagmi che costituiscono la frase il celebre tenore dell’Opera canta una romanza molto bella; ognuno di questi sintagmi è formato da un insieme di elementi: per esempio, il sintagma aggettivale molto bella è formato da un avverbio (molto) e da un aggettivo (bella); il sintagma nominale una romanza è formato da un articolo (una) e da un nome (romanza).
Il processo di scomposizione che abbiamo compiuto, per cui dalla frase siamo giunti ai sintagmi e dai sintagmi ai singoli elementi, prende il nome di analisi in costituenti immediati. Come si può notare osservando gli esempi, essa si effettua dividendo dapprima la frase in due parti: un sintagma nominale e un sintagma verbale (queste due parti sono i costituenti immediati della frase); successivamente, ciascuna delle due parti viene scissa in altri due costituenti, e così di seguito fino ad arrivare agli elementi singoli, le parole. L’analisi in costituenti immediati può essere rappresentata graficamente mediante un diagramma, che viene chiamato albero perché la sua forma ricorda quella dei rami di un albero.
Vediamo ora l’albero di una frase come il tenore canta una romanza (per brevità useremo i simboli F = frase, SN = sintagma nominale, SV = sintagma verbale, N = nome, V = verbo, Art = articolo):
Dal diagramma ricaviamo che:
-la frase il tenore canta una romanza è formata da un sintagma nominale (il tenore) e da un sintagma verbale (canta una romanza); il tenore e canta una romanza sono i costituenti immediati della frase;
-il sintagma nominale il tenore è formato da un articolo (il) e da un nome (tenore); il e tenore sono i costituenti immediati del sintagma nominale il tenore;
-il sintagma verbale canta una romanza è formato da un verbo (canta) e da un sintagma nominale (una romanza); canta e una romanza sono i costituenti immediati del sintagma verbale canta una romanza;
-il sintagma nominale una romanza è formato da un articolo (una) e da un nome (romanza): una e romanza sono i costituenti immediati del sintagma nominale una romanza.
Ogni frase quindi è costituita da sintagmi, i quali a loro volta sono costituiti da parole. Si viene in tal modo delineando l’immagine di un discorso strutturato secondo vari livelli successivi, gerarchicamente subordinati gli uni agli altri: il livello della frase è superiore a quello del sintagma; il livello del sintagma è superiore a quello della parola. Il sintagma è perciò un’unità linguistica di livello intermedio.