In questa guida spieghiamo definizione e significato di sinonimia.
Sono detti sinonimi due o più lessemi che hanno lo stesso significato fondamentale. Tuttavia si ammette che sinonimi veri e propri non esistono; si fa talvolta eccezione per varianti di una stessa forma (devo- debbo) e per talune alternanze tra vocabolo comune e termine tecnico: tronco – ossitono, leone – Felis leo. Tuttavia in quest’ultimo esempio la differenza situazionale ed espressiva è evidente. Nel giudicare se due forme linguistiche sono o no sinonime si deve tener conto del contesto: i lessemi faccia, viso, volto sono intercambiabili soltanto se è presente il tratto [+umano]; cfr.: *il volto del cubo, *il viso del cubo. Si può parlare di sinonimia parziale (due o più sememi hanno semi in comune e uno o più semi diversi) nel senso che lo scambio può avvenire soltanto in alcuni contesti.
Più specificamente la definizione della sinonimia può essere: 1. referenziale (a- e b- sono sinonimi perché denotano lo stesso oggetto); 2. distribuzionale (a- e b- sono sinonimi se hanno lo stesso significato nello stesso contesto); 3. segnica (a- e b- sono sinonimi se hanno gli stessi semi e questi sono ordinati nella stessa struttura).
La sinonimia costituisce una buona prospettiva per osservare variazioni non denotative temporali (gli arcaismi: sorella / sirocchia. uccello / augello, vedo / veggo), regionali (adesso/ ora, scordare / dimenticare, cocomero / anguria) di registro (denaro / soldi / grana, gatto / micio, sciocchezze / cavolate, circuire / imbrogliare, mettere in difficoltà / inguaiare) di grado di tecnicità,.
Le varietà regionali di italiano appaiono ancora oggi differenziate soprattutto in alcuni settori del lessico non esposti allo sviluppo tecnologico e al progresso sociale: geosinonimi o sinonimi lessicali sono, per esempio, il settentrionale anguria, che a Roma (dove è presente cocomero) è usato come variante elevata (melone o mellone sono le forme meridionali); cacio toscano e meridionale che si oppone a formaggio, variante settentrionale entrata nello standard.
Altri rapporti di significato sono la relazione “parte-tutto”, (quale appare, per esempio, nella coppia di semantemi tetto / casa) e la relazione causativa, che riguarda coppie di verbi come apprendere /sapere, se confrontiamo due frasi come la signora apprende la notizia e la signora sa la notizia, possiamo dire che apprendere è la “versione” causativa del verbo sapere.